Questa l’indicazione per arrivare a Montereggio: il Paese dei Librai.
Dopo l'alluvione del 2011 che ha interrotto la strada maestra che collega il Paese al Comune di Mulazzo, per arrivare a destinazione è necessario percorrere una via molto più lunga ed impervia, ma oserei dire anche molto più bella e finanche romantica.
Un percorso immerso nel bosco che ben introduce a quella atmosfera degna dei libri e della lettura. Durante il nostro viaggio per raggiungere il paese in tempo per la Festa del Libro (dal 22 al 30 agosto 2015), ci è capitato perfino di fare conoscenza con una bellissima volpe dal manto rosso, che per nulla spaventata, ha perlustrato la nostra auto scrutandoci con occhi curiosi.
Montereggio è un paese soave, dove l’aria è tersa e lo spirito è genuino.
Nonostante le difficoltà di questi ultimi anni, i cittadini non si sono persi d’animo e con grande spirito di solidarietà si sono adoperati - dai volontari che rendono ordinato e pulito il borgo, agli esercenti che offrono ai visitatori sorrisi e gentilezza - affinché tutto fosse perfetto.
Protagonisti i libri.
Durante i giorni dell'evento, ne trovi ovunque.
Tavoli colmi davanti a case private, bancarelle in piccole piazze, locali adibiti ad originali librerie, dove vige il self-service: entri, scegli il libro e paghi inserendo il prezzo indicato sulla copertina in apposite cassette.
E le vie e le piazze, tutte dedicate al mondo della lettura, come la Piazza Arnoldo Mondadori.
Senza grandi effetti speciali, l’antica e bellissima Chiesa di S.Apollinare fa da scenografia e palco alle discussioni e presentazioni dei libri, sempre ben introdotte dai moderatori di turno.
Proposte di letture interessanti, dal romanzo di divagazione al saggio o alla ri-edizione di vecchie pubblicazioni: è il caso questo de “La gioia di uccidere” di Gerolamo Lazzeri, testo recuperato dall'editore Lunigianese Giuseppe Chiappini e presentato egregiamente dal critico letterario Giuliano Adorni, grande conoscitore della vita dell’autore.
Veramente divertente la partecipazione di Dario Vergassola, che con la presentazione del suo primo romanzo "La ballata delle acciughe" ha dato vita ad una serata unica e frizzante.
La giornalista de "La Stampa" Antonella Mariotti ha moderato la serata stuzzicando con aneddoti e riflessioni che questo romanzo richiama, presentandolo come uno stile vicino a quello di Stefano Benni, ma forse anche più scorrevole.
Non un libro di battute, come il lato comico di Dario ci ha abituati, ma una vera e propria storia, con tanto di personaggi particolari.
Non un libro autobiografico, ma un <<ci ho messo quello che conosco>> e per questo sicuramente schietto e genuino.
Infine una nota curiosa per il nostro Club è arrivata quando Dario Vergassola ha concluso la sua partecipazione con alcuni consigli di lettura:
- Ci rivediamo lassù di Pierre Lemaitre
- La città dei ladri di David Benioff
- La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone
E udite udite…
- La vita davanti a sé di Roman Gary, proprio la nostra lettura di questo mese.
Grande Dario!
E grazie a Montereggio per la bellissima Festa.
per Illumilibro
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